Leggo del viaggio di Pitea fino all’”ultima” Thule in Islanda nel 320 a.C., leggo delle spedizioni organizzate da Tolomeo a caccia di elefanti “per essere addestrati alla battaglia”, serpenti giganteschi ed uccelli colorati. Al confronto, le mie passeggiate nel bosco a raccogliere ghiande con i bambini sono poca cosa.
Noi però ci accontentiamo e tra un giro a Firenze, uno a Siena, tra un po’ di futili acquisti di abbigliamento e un po’ di carne alla griglia, le giornate scorrono veloci.
Parlo con mio padre di quel che sarà e confesso di immalinconirmi. Il cielo è però sereno, il sole incredibilmente caldo e domani si fa l’olio al frantoio. Alla sera con Edoardo e Cecilia guardiamo Giove nel cielo notturno e la stella polare (che in realtà sono due stelle) che risplende dalla distanza di 430 milioni di anni luce.
“Everything in the future is a wave, everything in the past is a particle” pare abbia detto il fisico Lawrence Bragg. In questo caos probabilistico andiamo quindi avanti, aperti a tutte le possibilità, cercando di divertirci a cacciare elefanti e raccogliere ghiande.









