Dell’olio d’oliva e dell’essere di essere non essente

Qualche giorno a Milano, tra navigli e Brera, lavoro e amici, una caffè alla pasticceria Marchesi e un ottimo pranzo all’Osteria Stendhal.

Poi in auto verso la Toscana, verso splendide giornate di sole a raccogliere olive, leggere Platone e bere Chianti.

Edoardo e Cecilia respirano aria pulita ed io mi perdo tra le pagine del Parmenide, un oscuro dialogo che tratta di metodo, delle idee, dell’essere, dell’uno, del cosmo fisico oppure forse della realtà nella sua totalità. Nessuno lo so, ma forse non è neanche importante.

L’importante è che l’olio venga buono, l’importante è avere l’opportunità di stare insieme in questi giorni di pace oziando con corpo e testa.

Perché, come afferma Parmenide per chiudere il dialogo “a quanto sembra, sia che l’uno sia, sia che l’uno non sia, esso e gli altri, tanto in rapporto a se stessi quanto nelle loro relazioni reciproche, sono e non sono, appaiono e non appaiono, tutti i predicati in tutti i modi. – Verissimo”.

Milano
Pasticceria Marchesi in Galleria
Ristorante Stendhal
Navigli
Da Giovanni Galli vicino al Duomo
Arrivati in Toscana
Subito al lavoro
Sotto il sole
A moment of relax
Treasure
Getting ready
For dinner
Games
More games (grazie Stefano!)
These days I read
Le difficoltà esegetiche
These days I am also reading (with Edoardo)

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