Decollati da Parigi intorno alle 13:40 e atterrati a Los Angeles alle 15:15.
In mezzo una decina di ore durante le quali Saku ha giocato pazientemente con l’iPad e Cecilia faceva stretching nella zona riservata alle hostess e riordinava ossessivamente i cartoncini con istruzioni di emergenza dell’aereo.
All’arrivo stanchezza ed eccitazione, controlli di frontiera e car rental hanno creato un cocktail esplosivo che siamo però riusciti a gestire con saggezza e rassegnazione. Siamo stati quindi premiati dall’arrivo nella bella casa che ci ospiterà per i prossimi 15 giorni, dal profumo dell’oceano e da un bellissimo tramonto.
Dopo una spaghettata e un bel bagno caldo tutti a nanna… fino alle 2 di notte, quando il jet lag ha avuto la meglio di Saku ed io e lui abbiamo iniziato la giornata.
Adesso iniziamo lentamente e ce la prendiamo comoda. Una ricca colazione, la spesa al supermercato per riempire il frigo. Ci vorrà qualche giorno per prendere il ritmo, ma nessuno ci corre dietro.