Sbarcati ieri ad Haneda (Tokyo) dopo 12 ore di aereo passate relativamente tranquille. Saku ha piagnucolato le prime tre ore, senza però disturbare un granché, visto che la gente era impegnatissima a cenare e le sue lacrime erano molto coperte dal suono dei motori. Poi, anche grazie ad un comodissimo lettino messo a disposizione dalle Japanese Airlines, è piombato in sei ore di sonno profondo. Nell’ultima parte di volo ha giocato tranquillo e ha fatto amicizia con la hostess più carina dell’aereo.



Ieri sera dopo il nostro arrivo è già avvenuto il primo incontro tra cuginetti. Il piccolo Rihito, figlio si Kumi e Sacchan è troppo uguale al papà. Meraviglioso.




