Saku si avvia a compiere tre mesi e inizia quindi a farsi sempre più pressante ed urgente l’avvio della sua educazione musicale.
Da padre premuroso quale sono, sento su di me tutto il peso della responsabilità, le infinite scelte da fare, i mille album da condividere con lui, i mille generi, ed epoche che gli si presentano davanti, inesplorati, vergini e tutti da scoprire.
Come al solito in questi casi decido di lasciare a lui il primo passo.
Forzarlo, mai!
Bisogna solo accendere la scintilla… l’incendio sono sicuro si propagherà da solo.
Nelle settimane passate ho lasciato “distrattamente” accesa un po’ di musica mentre lui giocava. Qualche nota, qualche sonata, qualche voce soave.
Ma fino ad oggi, niente.
Fino ad oggi.
Eravamo comodamente stesi sul divano in un pigro fine settimana estivo.
Io e Saku a dormicchiare… fino a quando Stevie Wonder ha intonato le prime note di “As” (il titolo vi dirà poco, ma ascoltatela e la riconoscerete di sicuro).
«I’ll be loving you
Until the rainbow burns the stars out in the sky—ALWAYS
Until the ocean covers every mountain high—ALWAYS
Until the dolphin flies and parrots live at sea—ALWAYS
Until we dream of life and life becomes a dream»
Saku ha sorriso, pieno di gioia.
Ha socchiuso gli occhi per godersela meglio.
Ha lanciato un gridolino quasi a duettare con Stevie… ha alzato le braccia al cielo ed era il bimbo più felice del mondo.
«Know through all your joy and pain
That I’ll be loving you always
As today I know I’m living but tomorrow
Could make me the past but that I mustn’t fear
For I’ll know deep in my mind
The love of me I’ve left behind
‘Cause I’ll be loving you always»
Migliore canzone per iniziare questa avventura insieme non poteva esserci.
Ringrazio lui e ringrazio il soave soul di Stevie.
Di strada da fare insieme ne avremo tanta. Ci sarà tempo per le chitarre dei Cream, per la psychedelia dei Jefferson Airplane, per i versi di Anthony Kiedis, per Miles, Coltrane o la magia dell’amico Ludwig Van Beethoven.
Ma ci ricorderemo per sempre di oggi.
Di quell’istante, di quella splendida luce nei suoi occhi, della gioia del suo sorriso.
«Until the day is night and night becomes the day–Loving you
Until the trees and seas up, up and fly away–Loving you
Until the day that 8x8x8x8 is 4–Loving you
Until the day that is the day that are no more–Loving you
Until the day the earth starts turning right to left–Be loving you
Until the earth just for the sun denies itself–Loving you
Until dear Mother Nature says her work is through–Loving you
Until the day that you are me and I am you»



ahah che bello! grande Saku!
certo che vi divertite a spargere LP a terra per immortalare il bellissimo Saku musicale!
bellissimi i girasoli…adoro!
qua avendo un papa’ bluesman l’educazione musicale e’ gia’ avviata, tra cd e piccoli live su misura…Samu apprezza molto Jonathan Wilson, tra le nuove promettenti leve del rock che ricorda molto i vecchi PF (ti consiglio di ascoltarlo, magari piace anche a Saku).
Per il resto vedo anche i Cream in casa vostra…in tempi non sospetti, davanti ad una ebbra esibizione di mrT negli anni universitari dopo una serata mangereccia e bevereccia, lo chiamai “slow hand”. Secondo me fu quelli che gli diede alla testa! 🙂
@elle: grazie della segnalazione di Jonathan Wilson. Se avete qualche album particolare da consigliare, fatemi sapere.
Saku ne ha di strada da fare, ma oggi abbiamo fatto il bagnetto a ritmo di “Tunnel of Love” del Boss.