«C’è un concetto che è il corruttore e l’ammattitore degli altri. Non parlo del Male il cui limitato impero è l’etica; parlo dell’infinito. Qualche volta ho desiderato di compilare la sua mobile storia. La numerosa Idra (mostro palustre che è come una prefigurazione o emblema delle progressioni geometriche) conferirebbe adeguato orrore al suo portico; la coronerebbero i sordidi incubi di Kafka e suoi capitoli centrali non ignorerebbero le congetture di quel remoto cardinale tedesco – Niccolò Krebs – che nella circonferenza vide un poligono con un numero infinito di angoli e lasciò scritto che una linea infinita sarebbe una retta, sarebbe un triangolo, sarebbe un circolo e sarebbe una sfera (De docta ignorantia, I, 13).»
– Borges (Discussione)
La breve ‘Biografia dell’infinito’ di Borges, ripresa sopra, prende spunto dall’intuizione di Zenone che l’infinito si nasconde non solo nell’immensità, ma anche nei minuscoli anfratti dell’esistenza quotidiana (da qui il paradosso di Achille che si muove lungo una serie di 1/10 + 1/100 + 1/1000 + … non riesce mai a raggiungere la lenta tartaruga che lo precede).
Ma veniamo a noi.
Nella mia esistenza di infinito c’è ben poco. Solo piccoli passi di poco peso e poca importanza (che anche messi insieme non ammontano a nessun tipo di infinito). Il piccolo passo lavorativo di questa settimana è stato però particolare, visto che c’è stata la pubblicazione di due documenti che hanno richiesto mesi e mesi di duro lavoro. Non ne sono certo l’unico autore, ma posso affermare di averci versato sopra tanta fatica e di sentirmene, quindi, parzialmente “papà”. La loro pubblicazione ha avuto un’eco su tanti giornali (ho visto tweet perfino da Singapore), e mi sembrava quindi giusto segnalare il fatto in questo blog/diario… Non penso che nessuno di avrà voglia di leggerli, ma insomma eccoli qui (uno e due).
Detto questo però per ripulirmi l’animo, e mettere le cose in giusta prospettiva, sono andato a rileggermi il XIV Canto di Ezra Pound dove i ‘financiers’ sono schiaffati all’inferno…
«…the perverts, who have set the money-lust
Before the pleasures of the senses»
Io certo non farò lo stesso errore e quindi oggi mi diverto giocando con il piccolo Saku, mi gusterò con Maiko un delizioso pranzetto, e domani me ne vado per un giorno a degustare Cognac alla Maison Rémy Martin…!




Finisco con un doveroso ringraziamento al solito a Maiko per tutta la pazienza che ha (e anche perché è autrice di gran parte delle foto che vedete) e anche a tutti quelli che mi scrivono off-line per salutare Saku e dirgli quanto è carino (e cicciottello).
Ma congratulazioni a te! Deve essere stato un lavoraccio! Confesso di aver sbirciato solo le prime pagine, ma almeno adesso ho idea di cosa fai.
Le pose di nanna di Saku sono fantastiche!
Grazie, grazie… Non riesco mai a spiegare a nessuno che lavoro faccio. Magari un esempio serve più di mille parole.
Caro Matteo, io invece sui tuoi documenti ci sto passando e ci passerò moooolto e mooolto tempo.. Senza contare l’avvento della nuova MAR. Ho lavoro per i prossimi anni! 🙂
Un abbraccio al piccolo e a Mai!
Luigia
@luigia è piacere saperti lettrice (del blog e dei sostanziasi documenti)… Pensa a me che starò chiuso in ufficio tutto agosto a leggere le migliaia di commenti e risposte che arriveranno.