Discorso di metafisica infantile (dialogo immaginario tra Camus, Leibniz e Sakutaro)

«Je crie que je ne crois à rien et que tout est absurde, mais je ne puis douter de mon cri et il me faut au moins croire à ma protestation»

– Camus (L’homme révolté. Introduction)

Grumpy Saku (I am hungry!)
Grumpy Saku (I just woke up and I am hungry!)

Domani mi tocca tornare a lavorare. Mi mancherà da morire il poter passare l’intera giornata con Maiko a guardare il piccolo Sakutaro che scopre se stesso e il mondo.

Mi affascina il modo in cui si confronta con la “regole” del mondo e il modo in cui cerca di adattarvisi, imparando sulla propria pelle i rudimenti dei concetti di libertà, di vincoli e limiti, di sottomissione e ribellione…

Leibniz: “Nulla accade nel mondo che sia assolutamente irregolare e non si può neanche immaginare nulla di simile. Supponiamo che qualcuno segni a caso sulla carta una quantità di punti: dico che è possibile trovare una linea geometrica la cui nozione sia costante e uniforme secondo una nozione o regola o equazione comune a tutti questi punti di questa linea, in virtù della quale i mutamenti stessi della linea risultano spiegati.”
Sakutaro: “Non ho idea di cosa sia una linea geometrica, ma io ho fame e vorrei avere sempre la pancia piena. Vorrei anche avere il pannolino pulito ed evitare di dovermi fare il bagno tutte le sere. Tutto ciò mi irrita profondamente!”
Leibniz: “L’armonia prestabilita dell’universo (ovvero l’ordine a cui accennavo prima) non annulla la libertà umana. L’ordine dell’universo è contingente e libero. Continua quindi pure a urlare quando qualcosa non ti piace!”
Sakutaro: “Ma se non mi piego alle regole che mi impongono mamma e papà, non è che poi passo per cattivo? In fondo io amo la libertà, ma sono (senza falsa modestia) un vero angioletto.”
Camus (entrando in scena con passo deciso) : “Je refuse l’alliance présomptueuse de la liberté et de la vertu! La liberté ne peut supporteur de limites. Elle est le crime ou elle n’est plus liberté!”
Sakutaro: “Mi siete simpatici! Grazie dei consigli. Continuerò ad urlare quando ho voglia, ad essere libero e ‘criminale’, mentre in fondo all’animo apprezzerò il meraviglioso ordine celeste che tutto fa muovere come un complesso orologio.”

Enjoying myself
Enjoying myself
Saku, the little mermaid
Saku, the little mermaid
Sunshine and pine trees
Sunshine and pine trees
Reading with daddy in bed on a lazy Saturday morning
Reading Camus with daddy in bed on a lazy Saturday morning
Daddy and Saku's selfie
Daddy and Saku’s selfie during a playful afternoon
Hands
Father and son

Un saluto di buona domenica e grazie come al solito di tutti i complimenti che fate al nostro piccolo.

Vi lascio con un ultimo breve brano che mi ha fatto ridere pensando ai mille cambi di pannolini che faccio al giorno. E’ forse vero che è il destino a scegliere noi e non viceversa.

«Nous ne pouvons plus choisir nos problèmes. Ils nous choisissent, l’un après l’autre. Acceptons d’être choisis»

– Camus (L’homme révolté. Introduction)

Chotto al cambio pannolini, ovvero: "Acceptons d'être choisis"
Chotto al cambio pannolini, ovvero: “Acceptons d’être choisis”

6 comments

  • Tornare al lavoro, altro passo fondamentale… La via verso l’illuminazione è ancora lunga ma ormai hai passato la metà…

  • Abbiamo lo stesso santo mangiapannolini 🙂 Chotto, quando gli fate il bagnetto prova col phon acceso, qua è un successone. Baci al piccolo e alla mamma, che da domani saranno più impegnati, ma ce la si fa.

  • Io pure odiavo il bagnetto 🙂
    Solidarieta’ per Saku!
    Lavatelo meno 😀

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