Sono a casa da solo stasera, mentre Maiko ed Edoardo stanno un po’ tranquilli in ospedale.
Io ancora devo rendermi conto di quello che è successo e so che ci metterò ancora un po’.
Ci tengo però a ringraziarvi tutti per i messaggi gentili e per esserci sempre stati vicini durante questa lunga giornata iniziata all’alba.
Avevamo infatti appuntamento in ospedale alle 9, ma il piccolo aveva ormai capito che era il giorno suo e già a notte fonda ha iniziato i primi passi per l’arrivo.
Prima ancora che sorgesse il sole un taxi ci ha portato all’Ospedale Americano.
Un po’ di controlli, qualche iniezione, tante spinte e finalmente alle 11:24 è arrivato lui. Con un peso direi eccezionale di quasi 3,9 chili!
Il pomeriggio è stato più tranquillo e dopo un ricco pranzo, io e Mai abbiamo passato ore a fissarlo per quanto era bello.
Non è finita ancora, anzi è solo iniziata. Domani vado al comune a registrarlo e inizio veramente a ricoprire il ruolo di padre.
Per le foto belle dovrete ancora aspettare il ritorno a casa di Maiko (previsto per venerdì). Intanto però vi dedico queste.
Per chiudere fatemi chiarire che il piccolo Edoardo, ha come secondo nome Sakutaro, ispirato ad un famoso poeta giapponese Sakutaro Hagiwara (allego link per chi fosse curioso) e per quello lo sentirete qui chiamare Saku. Non vi stupite.
E fatemi infine fare un piccolo gioco. Ecco un paio di amici con cui Saku condivide il compleanno. Scegliete voi quello che vi sta più simpatico:
- René Descartes (Cartesio) (1596)
- Johann Sebastian Bach (1685)
- Joseph Haydn (1732)
- Nikolai Gogol (1809)
- Carlo Rubbia (1934)
- Christopher Walken (1943)
- Ewan McGregor (1971)