Vi avevo avvertito la settimana scorsa che mi trovo in fase “ciclo intenso”.
Tutto gira, tutto ruota in un rumore assordante.
Questo non vuol dire che non funzioni e il ruotare non porti da nessuna parte.
In fondo questa settimana siamo finalmente riusciti a ritirare il permesso di soggiorno di Mai (vi ricordo che l’iter burocratico era iniziato ad Ottobre).
Questa settimana abbiamo anche fatto la visita dall’anestesista per il parto, ho passato due giorni in nell’ennesima enorme riunione dalle dimensioni e durata kafkiane, ho fatto le mie solite lezioni di francese e yoga e anche un pranzo fuori con amici.
Domani inizia la 36esima settimana e l’inevitabile sembra avvicinarsi sempre di più.
L’ora X, l’incipit, il superamento delle colonne d’Ercole, della linea d’ombra, lo sbarco sulla luna, il big bang, l’inizio della rivoluzione.
Tutti i libri che ho letto nella vita, i racconti di mia madre, gli aneddoti degli amici, i mille film che ho visto non mi hanno mica preparato abbastanza.
Ancora tutto è come è sempre stato. Le mie giornate procedono caotiche e stancanti, ma in fondo sono le stesse di sempre.
Eppure nell’aria si sente un odore diverso, un’elettricità statica di fondo che di notte mi fa stare con gli occhi aperti a guardare il soffitto, mi fa girare per casa senza una meta precisa quando invece dovrei riposarmi.
Guardo il calendario e mi sembra di sentire i pianeti che si allineano per il grande evento.
Un grande evento che l’universo intero sembra aver organizzato solo per me e Maiko. Un capovolgimento di tutto l’ordine costituito che segnerà l’avvento di una nuova era, l’inizio di un nuovo calendario. Ripartenza dall’ora zero, giorno zero, anno zero verso un futuro diverso.
Ve l’avevo detto che mi sento come dentro una lavatrice.
Probabilmente per voi la fuori non ha molto senso quello che dico, e di questo mi scuso. Qui dentro purtroppo è difficile mettere in ordine i pensieri visto che la biologia ha il sopravvento sulla ragione.
Bisogna solo aspettare e guardare l’orologio.
La lancetta dei secondi gira velocissima e non sembra avere nessuna intenzione di fermarsi.
La lavatrice per ora continua a girare e io, da dietro l’oblò, vi mando i miei saluti e vi ringrazio della compagnia.




com’e tutto bellissimo Chotto! E’ bello che possiamo leggere di questi momenti attraverso le tue parole, grazie per la condivisione. Ti immagino in ciabatte di plastica vagare in casa nella notte e aprire il frigo senza sapere cosa cercarci dentro. ma si sa, dentro un frigo la risposta c’e’ sempre.
Riru, grazie dei complimenti.
La scena che dipingi è poco lontano dalla realtà… Statemi vicini che mi aiutate a mantenere la sanità mentale!
L’attesa è snervante, dal momento in cui si rompono le acque inizia il count down ed il tempo vola. Se la signora farà l’epidurale tutto sarà facilitato,si entra veramente in un’altra dimensione quando il parto entra “nel vivo” dell’azione. Attimi fuggenti,adrenalina alle stelle,ricordi indelebili che vi accompagneranno per tutta la vita…. e poi il pargolo tra le braccia…. i primi vagiti…. il taglio del cordone ombelicale. E poi, a mente fredda,accorgersi che la vita è veramente cambiata. Auguri vivissimi.
Ho ordinato ieri anche una videocamera per catturare tutto…
Per la cronaca confermo epidurale.
Sei sulla strada giusta considerando che sarà un “anno zero”. Niente sarà più lo stesso, tutto ruoterà attorno al vostro piccolo. Vedrai che questi ultimi giorni voleranno. Buona attesa!