«Alas, our frailty is the cause, not we;
For such as we are made of, such we be»
– Twelfth night
Scrivo, sdraiato sul letto, nella brezza di un ozioso pomeriggio di fine luglio. L’unico rumore, oltre a quello del vento, sono le campane che suonano in lontananza, cercando -per fortuna senza successo – di risvegliare l’isola dal torpore del calore estivo.
Domani è il compleanno di Mai e noi ci prepariamo a festeggiarlo con l’ennesima cena di pesce, vermentino e poi gelato sul lungomare. Niente torta (per quella aspettiamo il ritorno a Parigi che è meglio).
Le giornate trascorrono tra il meraviglioso silenzio che solo le apnee sott’acqua regalano (ancora non ho trovato posto più paradisiaco che tra gli scogli e i pesci sul fondo del mare), giri in motorino sulle tortuose strade della Maddalena, e la lettura de “Il Rosso e il Nero” di Stendhal da cui le citazioni di oggi sono tratte.
79 volumi, a questo ammontava l’edizione completa delle sue Œuvres pubblicata a Parigi tra il 1927 e il 1937. Io non posso fare a meno di chiedermi quanti anni di vacanza in questa meravigliosa isola mi ci vorrebbero per riempire 79 volumi. Purtroppo però domenica torniamo alla civiltà, e quindi niente 79 volumi. L’idea non mi attrae per niente. ma – citando sempre Stendhal: il viaggiatore che ha scalato un’erta montagna, si siede e lì trova nel riposo un piacere perfetto, sarebbe altrettanto felice se fosse costretto a riposarsi sempre? Penserò a questo sul volo di ritorno. Adesso però godiamoci gli ultimi giorni di mare.
«La parola è stata data all’uomo perché possa nascondere il suo pensiero»
– Talleyrand






bello chotto! e tanti aguri a mai che sembra giovanissima. sai che ho letto un post di giappone mon amout l’altro giorno che mi ha fatto scoprire cosa vuol dire chotto! quindi non e’ il tuo strano cognome, come io, ingénue, avevo pensato. subdolo Mr Chotto col nome pieno di significato.