Ultimamente ho dubbi su chi sono i lettori del blog, e quindi non so bene per chi sto scrivendo.
Sono quel genere di domande esistenziali che lasciano il tempo che trovano, ma con cui ogni tanto siamo costretti a confrontarci.
La risposta in realtà è semplice, perché in fondo so che sto scrivendo per me stesso, ma ciò nonostante mi spiazza sempre un po’ quando devo decidere il tema del post.
Oggi, utile o inutile che sia, ho deciso di ricapitolare gli eventi in cui mi trovo immerso da un po’.
Di lavoro non amo e non voglio qui parlare, ma sappiate che le giornate sono diventate sempre più lunghe, sempre all’inseguimento dell’ennesima emergenza. Tra i soliti mille documenti da scrivere ho trovato anche il modo di essere nominato organizzatore di un evento che martedì porterà qui a Parigi 300 persone da tutta Europa. Dopo tre mesi di lavoro ormai ci siamo qui. Io mi sono occupato di tutto (dalle conference call con speakers per l’organizzazione delle loro presentazioni allo scrivere il discorso del nostro Chairman, dal set up delle sale e dei microfoni fino alle liti con i partecipanti per i rimborsi spese) quindi adesso incrociate le dita.
Domani sera si inizia con ristretta cena con il gotha dei regulators europei (cercherò di comportarmi bene a tavola) e poi martedì l’evento vero e proprio.
Non e poi mica finito lì visto che la settimana dopo sono invitato a Roma a parlare del lavoro che stiamo facendo qui (devo ancora iniziare a preparare le slide, confesso). Sarà almeno una buona scusa per fare un salto nella mia città natale e per rivedere l’amico Peppe.
In tutto questo il sabato e la domenica continuo con le mie lezioni private di francese e gli esercizi di grammatica, gli altri libri da leggere/studiare, le solite cento grane da risolvere.
Di tempo per fare altro ne ho proprio poco, ma miracolosamente questa settimana sono riuscito anche a infilarci uno splendido concerto di jazz (della pianista giapponese Hiromi Uehara), una ottima cena sulla collina di Mont Martre (qui a Parigi si gira ancora con il maglione di lana, ma camminare fuori per la città alla sera è meraviglioso visto che alle 22:30 c’è ancora luce) e infine una visita all’esibizione Dynamo al Gran Palais.
Inserisco un paio di foto che danno un’idea.



Mai in tutto questo è occupatissima tra corsi di danza classica e yoga.
Stiamo bene, stanchi, sempre in piedi alle primi luci del giorno, sempre di corsa. Siamo senza televisione da un mese perché ci si è rotto il decoder e a nessuno dei due è neanche passato per la testa di portarlo indietro per farcelo cambiare.
Ci sono cose più importanti da fare oggi.
Spero tutto sia un po’ più chiaro ora.
Buon weekend a tutti.

Non mi puoi fare questo, il reblochon colante, non me lo puoi fare.
E’ uno dei miei formaggi puzzoni preferiti.
Muoio. Sono ancora digiuna per oggi!!
Buona conferenza, anch’io ne sto organizzando una, saremo molti meno di 300 ma è un delirio lo stesso.
Il reblochon era semplicemente meraviglioso (anche se ovviamente mi ha quasi ucciso vista la quantità).
Il ristorantino (La pomponette) lo consiglio – previa prenotazione – a chiunque passi di qui.
Per il tuo evento, sappi che ti capisco. Hai tutta la mia comprensione.
Io sono iscritta al tuo blog per cui appena scrivi ti leggo sempre e volentieri.Quindi: “presente”! Poi volevo chiederti una cosa: ma almeno guadagni tanto?! Sarà che sono nella modalità Off, in aspettativa, ma tutto quel correre e fare deve valere almeno molti soldi guadagnati altrimenti…machitelofafare ??? Lavora anche Mai? Riuscite a vedervi in settimana? Mi auguro almeno che il lavoro ti piaccia, perlomeno è fonte di molte esperienze e viaggi…. Io sto remando in direzione ostinata e contraria ma cerco semrpe di mettermi in discussione
Lettrice affezionata: Presente! 🙂
Nei dettagli, la bellezza. Ecco perché ti leggo sempre con piacere.
Ringrazio veramente tutti quelli che hanno risposto al mio appello esistenziale. Sappiate che mi avete fatto felice. Vi penserò sempre mentre scrivo i miei (in fondo inutili e divagatorii) post.
Rispondo anche a Patty senza divulgare vacui numeri, ma dicendo che mi sento fortunato e felice di essere qui, con Mai al mio fianco, a fare il lavoro che faccio.
Oggi poi è andato tutto bene. Le 300 persone sono arrivate, si sono succeduti sul palco parlamentari europei, capi di autorità nazionali, anche il dean di Oxford e tutti alla fine sono andati via contenti (e molti mi hanno anche ringraziato personalmente, il che fa sempre piacere).
Stasera si festeggia con un bicchiere di champagne e una cena con la mia professoressa d’università con cui feci la tesi di laurea anni fa e che oggi era tra gli ospiti nel pubblico.
Domani si ricomincia, ma intanto di nuovo grazie per i bei messaggi.
Chotto
Sai che io ho Avuto simili dubbi recentemente, non riuscivo a scrivere l’ultimo post e a settare il tono perché non so più se scrivo per me, per chi so che mi legge o per gli sconosciuti.