Da questo lato della Senna continua a nevicare, piovere e a fare un freddo dell’accidenti.
I treni sono bloccati, gli aerei cancellati e la metro funziona a singhiozzo.
Si, insomma, tutto il mondo è paese.
A me in fondo non dispiace il fatto che la natura abbia ancora la meglio sulla nostra insana pretesa di vivere tutti i giorni allo stesso modo, con gli stessi ritmi e abitudini.
Cicli, gente, cicli! La via retta, o la retta via, non sono fatti per noi.
Bisogna andare in tondo per arrivare da qualche parte.
Io questa settimana ho dato il meglio di me in una accesa riunione, ho comprato un paio di strani libri francesi e ho stappato ieri una meravigliosa bottiglia di Champagne Brut Rosé.


Ma non neghiamolo, questa settimana è stata quella del nuovo Papa.
Puisque rien ne naît de rien et tout a sa raison sur cette terre.
Du moins, c’est ce qu’on prétend.
– Philippe Forest (Le Chat De Schrödinger)
Da romano in fondo sento sempre il fascino dell’evento, del rito, della tradizione.
Senza voler offendere nessuno, chiarisco subito che sono affascinato dalla religione esattamente come lo sono dall’I Ching, dalla frenologia e dagli oroscopi del mio amico Leds.
Bisogna però riconoscere che con l’invenzione del concetto di ‘fede’ forse i cristiani hanno anticipato di duemila anni l’intuizione del matematico Gödel che nessun sistema (che sia la matematica o la religione) può essere contemporaneamente «completo» e «coerente».
Godiamoci quindi le contraddizioni, gli errori, l’incompletezza e il divertente girare in tondo senza senso che è la vita. Non c’è nessuna meta da raggiungere, nessuna risposta che possa spiegare tutto quanto.
Il mio solito amato Nietzsche, nel Crepuscolo degli Dei, scrive:
Diffido di tutti i sistematici e li evito. La volontà di sistema è una mancanza di onestà.
Il Papa forse le ha tante risposte alle nostre domande, ma io non mi fido poi tanto, quindi in questa gelida domenica mattina, invece di ascoltare il suo primo Angelus, mi vado a mangiare una meravigliosa pizza napoletana nell’11 arrondissement…
Buon appetito e buona circolarità a tutti.
Caro Chotto, tiri in ballo il buon Gödel, e allora non potrai sorvolare sul fatto che lo stesso fornì anche la prova ontologica dell’esistenza di Dio, partendo dalla logica aristoteliana e passando per Leibniz, arrivando a dimostrarla addirittura con un teorema.
Detto questo, io ancora ho i miei dubbi, ma val la pena forse studiarsi quella dimostrazione ancora un po’ meglio.
Buona pizza!
Elle ti ringrazio tantissimo del bellissimo commento. Mi ha sempre affascinato la vita di Gödel (uno che ha rivoluzionato la storia della logica e poi si è lasciato morire di fame perché convinto che qualcuno stesse tentando di avvelenarlo!)
Ho visto che su anche su amazon vendono per 10 euro la sua “Prova matematica dell’esistenza di Dio”.
Nella classifica vendite però risulta il posizione numero 14.156 mentre i libri fantasy di George Martin sono tra i primi 20.
Più ci penso e più mi vien da ridere. Lo trovo uno splendido paradosso su cui meditare con la panza piena di pizza capricciosa.
Un giorno l’allievo chiese al maestro perché il mondo era pieno di ingiustizia. Il maestro rispose “mummf gnogo giuk iallo gasta a ion”. L’allievo colpito pensò “la prossima volta, prima di fare domande al maestro, aspetterò che abbia finito di mangiare la sua pizza capricciosa”.
Adoro i libri strani. Un giorno ti racconterò di quando conobbi il buon Hofstadter e lui mi parlò di traduzione come se fossi una sua pari (!!).
Hai conosciuto Hofstadter!?! Invidia e ammirazione!
Devi promettermi che mi racconterai…
Mi sdebito con Rosé e torte di Ladurée la prima volta che passi di qui, promesso.
Sì, un signore molto gentile. Rosé e torte segnate, adesso devo solo trovare le date… 😉