«Tu conosci questo Sam Barrows?» gli chiesi.
«Certo. Voglio dire, non di persona; lo conosco di fama. È un tipo dannatamente strano. Capace di scommettere su qualunque cosa. Se una delle sue amanti – e c’è una storiella su questo – si gettasse dalla finestra di un albergo, lui scommetterebbe su quale estremità toccherebbe per prima il marciapiede, se la testa o i piedi. È come uno di quegli speculatori di una volta, una specie di vecchio magnate della finanza. Per uno come lui la vita è un gioco d’azzardo. Lo ammiro.»
– Philip K. Dick (“We can build you” Capitolo terzo. Traduzione di Gianni Montanari)
In fondo viviamo nell’illusione delle sicurezza. Illusione di avere un minimo di controllo sulle nostre sorti, ma le meteoriti sulla Russia dimostrano che in fondo l’unica cosa che possiamo fare è stare con le dita incrociate sperando che almeno per un altro giorno ancora il cielo non ci cada in testa.
La cosa non è delle più facili, in un caos perenne – in cui peraltro la Roma continua a prendere mazzate da ogni squadra che incontra – e questa settimana anche il Papa ha alzato bandiera bianca.
Io rispetto la sua scelta anche se in fondo sono un tradizionalista e l’avrei voluto lì fino alla fine. Anche i papi non sono più quelli di una volta.
Quelli che piacevano a me erano il Borgia Alessandro VI, Bonifacio VIII. Blasfemi, lussuriosi, violenti, apertamente avidi, superstiziosi e iracondi come ogni sano Papa dovrebbe essere!
Non ci resta quindi che pregare, aspettando Roma-Juve stasera, e sperare che i dadi del destino ci siano favorevoli.
Mentre aspetto però pubblico un po’ di foto delle rose che ho regalato a Mai per San Valentino, delle prima video-chiacchierata con il mio nipotino-nipponico (che festeggia oggi 10 giorni di vita) e della meravigliosa torta che mi aspetta stasera dopo la spaghettata con le vongole.



P.S. Dentro la torta pare ci sia una mousse di cioccolato e mandorle…
“Living easy, living free
Season ticket on a one-way ride
Asking nothing, leave me be
Taking everything in my stride”
– AC/DC (Highway to Hell)
Caro Chotto, la vita è terribile e meravigliosa allo stesso tempo, forse di quì il suo fascino e mistero. Di certo preferirei morire leggendariamente sotto ad un asteroide dopo una vita che si sia potuta chiamare tale… Quindi, dita incrociate e tuffo nel grande flusso esistenziale !
Proprio così, non si può morire sotto un asteroide senza prima aver assaggiato quella torta.
Concordo con entrambe. Torte e asteroidi, due facce della stessa medaglia.
grande indecisione: piu’ bello rihito o la tortina, rihito o la tortina?!
Heyla ! Sai che hai vinto una menzione sul mio blog attraverso il Liebster Award ?! Anvedi che fortuna ! Passa a trovarmi http://bonificiesogni.wordpress.com/
Patty grazie mille del premio e della bella descrizione.
Mi hai portato anche nuovi ospiti (sogno di ogni blogger). Dovrò trovare il modo di sdebitarmi….
già trovato il modo …. i love Paris ….