Diario di viaggio.
Cosa dire di questi giorni di confusione nipponica?
Come al solito in questi casi ci si butta nella mischia, non si pensa, ci si immerge nella realtà locale con i suoi usi e costumi, senza porsi troppe domande (per le quali ci sarà sempre tempo) e si gode di ogni minuto e di ogni sfumatura di una esistenza diversa.
E quindi?
- Sake e sushi al mercato di pesce di Tokyo.
- Birra scura nipponica in un meraviglioso locale sul mare a Shinagawa.
- Karaoke dove, con tutta la voce che avevo, ho cantato canzoni di: Arctic Monkeys, Smashing Pumpkins, Iggy Pop e Lou Reed (un esperienza terapeutica e liberatoria che raccomando a tutti).
- Visita al controverso santuario di Yasukuni dove sono sepolti gli “eroi/criminali” della seconda guerra mondiale (ho comprato un po’ di matite che mi terranno compagnia sul lavoro).
- Stamattina (sveglio alle 7:00) mi è stato chiesto di esibirmi, per colazione, in niente meno che gnocchi alla amatriciana (avete letto bene). Essendo ospite non ho potuto esimermi e mi sono messo fornelli in pigiama.
Adesso chiudiamo le valigie e prima di pranzo saliamo sul treno per Kyoto.
“I am a passanger, and I ride and I ride. I ride through the city backsides, I see the stars come out at night. You know it looks so good tonight.”
– Iggy Pop



“Believe, believe in me, believe
In the resolute urgency of now
And if you believe there’s not a chance tonight
Tonight, so bright
Tonight
We’ll crucify the insincere tonight
We’ll make things right, we’ll feel it all tonight
We’ll find a way to offer up the night tonight
The indescribable moments of your life
tonight
The impossible is possible tonight
Believe in me as I believe in you, tonight”
– Billy Corgan
Chotto non ti facevo tipo da karaoke 😀
Lo so, neanche io mi ci sarei immaginato, ma e’ una esperienza da provare.
Lasciare andare le inibizioni e’ poi piu’ facile stando a 10 mila chilometri da casa.