Un amico mi ha chiesto di consigliargli alcuni libri. Io, nella ricerca, scartabellavo tra i miei vecchi volumi e mi è saltato all’occhio questo passaggio di Italo Calvino, preso dalla sua premessa all’Anabasi di Senofonte:
“[…] nelle memorie del generale del V secolo il contrasto è tra la situazione da sciame di cavallette cui s’è ridotta l’armata dei mercenari ellenici e l’esercizio delle virtù classiche, filosofico-civico-militari, che Senofonte e i suoi cercano di adattare alle circostanze. […] A conciliare i due termini Senofonte pare sicuro di esserci riuscito. L’uomo può ridursi a cavalletta e pure applicare a questa sua condizione di cavalletta un codice di disciplina e decoro, – in una parola: uno «stile» -; e dirsene soddisfatto; non discutere né tanto né poco il fatto di essere cavalletta ma solo il miglior modo di esserlo. In Senofonte é già ben delineata con tutti i suoi limiti l’etica moderna della perfetta efficienza tecnica, dell’essere «all’altezza della situazione» del «far bene le cose che si fanno» indipendentemente dalla valutazione della propria azione in termini di morale universale”
Penso che queste poche righe descrivano perfettamente il mio stato d’animo di questi giorni: “cavalletta con stile”
Forse non è il momento di farsi troppe domande. Lavoro, corro lunedì di nuovo a Francoforte, mi cimento adesso anche nel ruolo di speech writer per i vertici (!) e non ho proprio il tempo di valutare la mia azione in termini di morale universale…
Però, come dicevo prima, concordo con Senofonte. Lo “stile” è essenziale quando si è cavallette perchè forse è l’unica forma di dignità che ci rimane.
E quindi?
Ecco a voi la mia meravigliosa cena di ostriche….

P.S. Buon dicembre a tutti…. Il clima natalizio qui a Parigi inizia a sentirsi sempre più forte quindi questo weekend cercheremo di godercelo. L’amica Kuriko è ripartita ieri per il Giappone e l’arrivo di Peppe si avvicina velocemente.
Come vedete non abbiamo tempo di annoiarci.
Il filosofo buongustaio. Secondo me se andassi in America a tenere conferenze su “come vivere bene” faresti soldi a palate.
Sei gentilissima. Devo dire che quasi mi ci vedo…
Sul palco in un centro congressi dell’Idaho o del Montana a spiegare agli americani la gioia di vivere.
Potrebbe anche piacermi la cosa.