“Percuotendosi il petto rimproverò il suo cuore:
sopporta, o cuore! Ben altro sopportasti di peggio!”
– Odisseo (Odissea IX 8-10)
Ho cominciato con questi versi perché mi piacevano.
Questi anni sembrano difficili per tutti, ma in fondo questa ultima non è stata per me una settimana delle peggiori. Stancante sì, visto che ha incluso anche il viaggio in Ungheria, ma in fondo ne è valsa la pena visto che adesso vanto un premio Nobel da mettere sulla libreria in salotto.


Ovviamente ho riportato indietro, come alcuni di voi già sanno, anche dell’ottimo salame ungherese, della paprika, del Tokaj e degli strani cioccolatini.
Bisogna in qualche modo farle fruttare queste giornate dove ti buttano giù dal letto alle 5 del mattino. O no? Platone non sarebbe stato d’accordo, me lo sento.
“E quando Omero fa dire all’uomo più saggio che gli sembra un piacere supremo
avere accanto tavole piene
di cibo e di carne, e un coppiere che attingendo il vino
dal cratere lo porta e lo versa nelle coppe
ti sembra opportuno che un giovane ascolti versi simili per diventare temperante?”
– Platone (La Repubblica libro III)
Ma Platone spirito europeo non lo aveva, quindi il Nobel lui non ce l’ha.
Non amava probabilmente la buona tavola e disprezzando tutto ciò che era “barbaro”, la mia bottiglia di Tokaj non l’avrebbe sicuramente neanche voluta assaggiare.
“«Pensa soprattutto alla schiavitù: ti sembra giusto che le città greche si facciano schiave a vicenda, oppure occorre prendere provvedimenti diversi se possibile, e a abituarle a rispettare il sangue greco per timore della schiavitù sotto il giogo dei barbari?»
«È senz’altro meglio rispettarlo» rispose
«E noi non terremo neppure gli schiavi greci, né consiglieremo agli altri Greci di possederne?»
«Proprio così:» rispose «si volgano piuttosto ai barbari e risparmino se stessi»”
– Platone (La Repubblica libro V)



Oggi quindi Nona di Beethoven a tutto volume mentre passo le ore sui miei quaderni di grammatica.
Fuori piove e c’è poco altro da fare.
Giovedì, per la cronaca, arriva ospite a casa nostra mio padre per 4 giorni. Vi racconterò…

Per ora vi saluto con i versi di Schiller, mentre cerco un buon modo per spendere il soldi del premio. Qualcosa arriverà anche a noi, o no?!
Freude schöner Götterfunken,
Tochter aus Elysium,
Wir betreten Feuertrunken,
Himmlische, dein Heiligtum!
Deine Zauber binden wieder,
Was die Mode streng geteilt.
Alle Menschen werden Brüder,
Wo dein sanfter Flügel weilt.
Seid umschlungen, Millionen!
Diesen Kuß der ganzen Welt!
Brüder, überm Sternenzelt
Muß ein lieber Vater wohnen,
Gioia, bella scintilla divina,
figlia degli Elisei,
noi entriamo ebbri e frementi,
celeste, nel tuo tempio.
La tua magia ricongiunge
ciò che la moda ha rigidamente diviso,
tutti gli uomini diventano fratelli,
dove la tua ala soave freme.
Complimenti per il Nobel! Vediamo se indovino come spenderai la tua quota: viaggi, cibo e libri (non necessariamente in quest’ordine)? 😀
Beh, facendo due rapidi calcoli il premio nobel paga circa un milione di euro (da quanto ho letto). Credo vada equamente diviso tra i 500 milioni di persone dell’Unione Europea…
Mmm… i miei sogni di gloria penso rimarranno sogni.
Meglio il nobel o lo scudetto?
Tazzine bellissime (pure l’incartamento)!
Mo’ però voglio sapere che fine fanno i soldi del premio.