High spirits

(*) “Così me ne vado lontano lontano, e sopra il mio berretto ci sono soltanto le stelle”

– Goethe

Le giornate stanno passando troppo in fretta.
In questo blog mi sono ripromesso di non parlare (mai) di lavoro, ma lasciatemi dire che a volte diventa difficile quando il lavoro finisce per occupare una fetta sempre più grande della mia vita, dei miei pensieri e delle mie azioni.

Non è una lamentela, perché diventa più interessante ogni giorno e ancora rimango affascinato dal miscuglio di “trasparente segretezza” che avvolge tutto quello che facciamo.
Quella strana sensazione che tutti osservino quello che fai quando ti è richiesto registrare e rendere pubblici i nomi di tutti quelli che vedi in riunione, di rendere disponibili i contenuti di ogni email che mandi e quando vedi che i giornali sembrano interessarsi veramente alle cose che scrivi.
Strana confusione incrementata dal fatto che sei tartassato ogni giorno da richieste delle Commissione Europea, giornalisti, autorità di vigilanza, etc., ma hai un ferreo divieto di parlare con gli amici di quello che fai.

Non temete non mi prendo sul serio. Continuo umilmente a spalare e a faticare da buon umile operaio sapendo che il mio nome, in fondo probabilmente non apparirà mai da alcuna parte.

Il tutto mi riempie dodici-tredici ore al giorno, dopo le quali rimango sempre con il solito dubbio davanti:

Dopo una giornata passata così cosa faccio?
Mi metto a fare quei maledetti compiti di francese che non ho mai voglia di fare?
Finisco quel libro di mille pagine di Dumas che ho sul comodino e che ho una gran voglia di vedere come finisce?
Faccio un po’ di sport, perché non puoi mica stare sempre fermo!?
Parlò finalmente un po’ con Mai perché durante il giorno non la vedo mai?
Risolvo un po’ di quei con la banca, con il padrone di casa, il vecchio portiere di Roma, etc che da soli non si risolveranno di certo?

Qui il tragico e il comico si incontrano nell’infinito assoluto!

E allora…. oggi, con una bella giornata di sole ce ne siamo andati a passeggio sulla Senna sotto Notre Dame.

Quai de Bourbon

Ho trovato un mercatino di piccoli contadini-produtturi del sud ovest della Francia che regalavano mele, aglio e uva.
Abbiamo fatto una meravigliosa merenda lungo il fiume.

on a lazy Sunday

Per non tornare a casa a mani vuote ho comprato loro, tra le altre cose, anche una fantastica di Armagnac “Extra Old”

XO

Se non vi fidate delle mie parole, leggete cose disse dell’Armagnac il cardinale Du Four nel 14esimo secolo:

“It makes disappear redness and burning of the eyes, and stops them from tearing; it cures hepatitis, sober consumption adhering. It cures gout, cankers, and fistula by ingestion; restores the paralysed member by massage; and heals wounds of the skin by application. It enlivens the spirit, partaken in moderation, recalls the past to memory, renders men joyous, preserves youth and retards senility. And when retained in the mouth, it loosens the tongue and emboldens the wit, if someone timid from time to time himself permits.”

Voi non lo avreste comprato?

Le cose che ho da fare sono ancora mille, i problemi da risolvere non spariranno certo domani. Il mondo è troppo complicato perché qualcosa si risolva veramente.
Io però cerco oggi di godermi il sole.
Felice delle cose belle che mi circondano anche se mi sembra di non avere mai il tempo di godermele.
Sorridendo al fatto che l’amico Peppe stia girando per la campagna cinese, ospite di conferenze (tutte in cinese) di cui non capisce una parola e che lì non riesca a vedere chottomatteo.com perché censurato (ebbene sì!).

Il nostro agente all’Havana

Chiedo scusa per i pochi post e per i pochi messaggi che lascio su altri blog amici, che continuo sempre a leggere con piacere nei ritagli di tempo.
Il tempo per queste cose tornerà.

Oggi un po’ di pace, armagnac e Bob Dylan. Non saranno la soluzione ma aiutano….

2 comments

  • Voglio anche io il sole a Parigi il prossimo fine settimana…!
    Ci sono stati alcuni anni, i primi cinque in particolare, di lavoro in cui le ore non si contavano e la sera, per non addormentarmi, mi fermavo direttamente ai corsi di lingue per adulti altrimenti mi sembrava che la mia vita fosse sarebbe stata solo lavoro e dormire. Ho imparato tantissimo, era necessario. Adesso mi godo i frutti di quel lavoro e ho ritmi più ragionevoli. Tieni duro: a volte basta una bella giornata per prendere fiato.

  • Merenda con aglio fresco? 😀
    Bischerate a parte, gia’ esser felici delle cose belle che ci circondano e’ un dono. Poi bisogna assolutamente trovare il tempo anche per goderne, ma gia’ una merenda (con frutta donata) lungo il fiume non ti sembra una gran cosa?

    Ps Beato te che fai un lavoro di cui qualcuno s’interessa e su cui devi mantenere il riserbo. Il mio non interessa a nessuno, e se anche ne volessi parlare, appena sentono cosa faccio cambiano argomento 😀

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