Settimana burrascosa.
Non starò a tediarvi con la descrizione delle ore di lavoro davanti al computer, dei tubi della doccia da cambiare e di varie altre amenità.
Probabilmente tutti i ritorni in città dopo le vacanze sono uguali e state nelle mie stesse acque.
Oggi però è domenica, splende il sole, ho comprato dei meravigliosi cioccolatini (vedi foto) e leggo “Il Cavaliere di Sainte-Hermine” di Dumas.
“Caro ragazzo, non ho bisogno di dirti dove sono e cosa faccio.
Come avrai immaginato, sto preparando la vendetta.
Ora sei solo.
Ma hai sedici anni, e la sventura è stata la tua maestra. Nelle tue condizioni si diventa uomini in fretta.
Tu sai che cosa intendo per uomo: una quercia vigorosa che affonda le radici nell’antichità ed ha la chioma nell’avvenire. Essa resiste a tutto: al caldo, al gelo, al vento, alla pioggia, alla tempesta, al ferro e all’oro.”
Meravigliosa retorica cavalleresca! Perfetto stile con cui fantasticare in una giornata di riposo.
Io di chioma ne ho poca, e questa settimana ancora meno visto che sono anche andato a tagliarmi i capelli.
Le radici nell’antichità però ce le ho ben piantate e da lì non mi schiodate.
A volte girando per Parigi ancora mi sembra di poter incontrare il Corso dietro qualche angolo o vedere la ghigliottina a Place de Concorde.
Tante cose sembriamo non volerle imparare mai e come umanità ricadiamo sempre negli stessi errori. Continuo quindi a leggere con piacere vecchi romanzi e ci trovo più saggezza che in tanti libri di finanza che mi tocca studiare.
O forse cerco solo si giustificare la mia pigrizia domenicale…
Poco importa, fondamentale però e che questi cioccolatini non finiscano troppo presto perché sono la fine del mondo.



P.S. Un grazie come al solito a Mai per le foto che le rubo.
Il rientro è duro per tutti…quanto ti capisco chotto!