Arriva il fresco vento della sera e si alza il profumino del cinghiale alle erbette che mi aspetta stasera per cena.
Io sorseggio un aperitivo tra cipressi e ulivi, leggendo un bel libro di Lawrence James sulla storia dell’Impero britannico.
Il tempo sembra avere il piacere di far dimenticare il dolore e le sofferenze. Dopo qualche secolo ci si ricorda solo dei Corsari con le loro bottiglie di Rum dei Caraibi e delle avventure di Kim in India.
Speriamo che un giorno anche la nostra epoca sia ricordata con lo stesso velo di poesia.
Forse ci manca un moderno Salgari, un Kipling o uno Stevenson.
Io quasi quasi mi candido.
