Gli ideogrammi di Van Gogh

«It is what they call here a “café de nuit” (they are fairly frequent here), staying open all night. “Night prowlers” can take refuge there when they have no money to pay for a lodging, or are too drunk to be taken in. All these things – family, native land – are perhaps more attractive in the imaginations of such people as us, who pretty well do without native land or family either, than they are in reality. I always feel I am a traveller, going somewhere and to some destination. If I tell myself that the somewhere and the destination do not exist, that seems to me very reasonable and likely enough.»

-V.Van Gogh (Letter 518 to Theo, 6 August 1888)

Cherry blossoms on Amsterdam's canals

Eccoci di ritorno.

Il titolo del post prende spunto dalle decorazioni che ho visto nelle bellissime re-interpretazioni della stampe giapponesi di Hiroshige fatte da Van Gogh.
Ogni quadro era contornato da scritte in ideogrammi di sua fantasia, soggettiva interpretazione di un mondo che probabilmente conosceva e capiva solo da un punto di vista estetico.

Forse la nostra comprensione di paesi a noi lontani si può limitare ad una semplice ammirazione estetica ed istintiva. Rubando le foto a Mai, come al solito, quindi a quella mi limiterò.

Sappiate però che sono stati quattro giorni bellissimi. Riposanti e piacevoli.

Crooked houses on water
Child's lunch?
Long explanation
Northern haircuts
Climbing (with little dignity) on the "I amsterdam"
Coffee at the Okura Hotel
Windows and flowers
Souvenirs
Political symbols
Bicycles
More houses

4 comments

  • Chotto, ma non avete fotografato neanche un coffee shop? 😀
    Ma poi cosa sono quelle cose colorate dentro la scatolina del museo di van gogh?

  • In realta’ non e’ una scatolina ma una gomma da cancellare. Utilissima come potrai immaginare!
    I coffee shop li abbiamo visti e le “vetrine” anche. Diciamo che per le foto ci siamo mantenuti casti…

  • è vero, a guardar meglio si vede che è una gomma! 😀
    ma guarda, foto alle vetrine non se ne possono fare. ho visto macchine fotografiche volare nei canali, lanciate da dei “simpatici” buttafuori.

  • Mamma mia che orrore il taglio di capelli nordico! E io che mi lamento del cabelo à portuguesa!

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