Come si diventa filosofi con la casa vuota.
Sto seduto qui nelle nostre poche stanze in cui i suoni riecheggiano contro le pareti nude e gli armadi vuoti e rifletto sereno. Libero dal peso che le cose hanno su di noi.
Godendomi le mille allegre potenzialità del nulla.
Fino a poche ore fa era un caos primordiale di vestiti, scatole, oggetti dimenticati che fuoriscivano da posti che neanche ricordavo esistessero.

Stasera usciamo per una pizza perchè a casa non abbiamo più neanche un piatto o una forchetta.
Sopportiamo con gioia il peso della libertà!
che disordine…ordinato! 🙂
ah, i taslochi! incubo, incubo! vengono fuori cose de ’15-’18