Lentamente Mai prende la strada del ritorno a casa.
L’aereo Alitalia ha già 5 ore di ritardo.
Lo sciopero dei trasporti paralizza la città.
Io vengo tirato a destra e manca da irrazionali richieste di lavoro che non mi fanno dormire la notte.
Insomma sono passate due settimane e non è cambiato nulla.

Per la mia esperienza mi sento di dire che ormai prendere l’aereo da e per l’Europa -qualunque sia la compagnia- è come prendere il treno in Italia (sì, ho da ridire anche sull’ AV, che nella tratta Napoli-Roma accumula spesso 1h di ritardo su 1h di viaggio, e niente rimborso). E’ sempre un terno al lotto, sono felicissima quando il volo parte puntuale. Sob. Povera Mai, tutt’altra musica coi trasporti giapponesi (non che io ci sia abituata a ‘sti ritardi indecorosi eh, non si può).
Le richieste di lavoro “irrazionali” bisogna prenderle come tali e quindi disattivare il cervello per realizzarle, altrimenti davvero si rischia di non dormirci la notte (per la mia indole quando ho potuto ho sempre fatto notare l’irrazionalità, ma spesso, dopo un po’ di moderata sofferenza, ho staccato il cervello. Dura lex…).
Elle, grazie per il supporto morale. Il volo è partito, con ulteriore ritardo, ma almeno è per strada… Alle richieste irrazionali dopo tanti anni dovrei ormai essermi abituato, ma condivido il tuo approccio che riassumerei in: Turn on, tune in, drop out