Giorni di lavoro troppo indaffarati. Tra presentazioni, normative, deployment, spread, tassi, CRD IV, Pillar II e varie altre parole e sigle di scarso se non nullo significato… io non trovo il tempo di godermi queste ultime giornate di sole e leggere il mio bel libro (ho cominciato solo le prime pagine di “Senza un soldo tra Londra e Parigi” di Orwell ma penso dovrò aspettare il weekend per riprenderlo in mano).
Mai però, in attesa del viaggio in Giappone che la aspetta per Novembre (le ho finalmente comprato il biglietto) mi consola con i primi piatti invernali di cui pubblico le foto.
Io li mangio ancora in bermuda e t-shirt. Però sono meravigliosi.



Ieri invece cena giapponese.



P.S. Ovviamente anche le foto (e non sono i piatti) sono merito di Mai!
Bellissime le tovagliette! E anche tutto il resto comunque.
Ieri in preda al raptus filorientale ho comprato aceto di riso (kyushu) e (hatcho) miso, con l’intento di cucinarci tante belle cosine. Speriamo che non diventino solo simpatici addobbi della mia credenza!
P.S. io riesco a leggere qualche pagina la sera a letto prima di collassare, ma è dura: il libro deve proprio prendermi, altrimenti collasso senza ritegno.
Thanks! Aspetto sul tuo blog le foto dei futuri piatti filorientali…
A proposito di libri, ho sentito che stai leggendo Suttree. Ha accompagnato il mio inverno di un paio di anni fa. Splendido!
C8, ma non ti estrinsechi mai in piatti di cucina “nostran-romana”?
Mi cimento, ormai raramente, in qualche carbonara e amatriciana. Si sente la lontananza da casa….!
Si’, li attendo anch’io i miei piatti filorientali!!
Per Suttree mi dai buone speranze: l’inizio e’ abbastanza lento (anche se mi capita con quasi tutti i libri che leggo).
Abbi fiducia su Suttree. Ricordo anche io che la lettura all’inizio disorientava, ma il libro merita. Aspetto commenti quando arrivi alla fine!