Continua fervente la ricerca di un posto dove passare il ponte del 2 giugno.
Siamo indecisi tra Provenza, Svizzera, Toscana e Sardegna.
I dubbi sono tanti.
Guardiamo cartine, foto e immaginiamo itenerari.
Nel frattempo, mentre ci pensiamo, mi continua a girare per la testa un bellissimo passo di Tolstoj (grande conoscitore di uomini) letto questo weekend durante il mio breve viaggio a Roma.
“L. era il terzo mese che si era ammogliato. Era felice, ma affatto diversamente da come se l’aspettava. A ogni passo trovava una delusione dei sogni di prima e un nuovo fascino inaspettato. Era felice, ma, entrato nella vita familiare, vedeva a ogni passo che la cosa era completamente diversa da come se l’era immaginata. Provava a ogni passo quello che proverebbe un uomo che ammirasse il facile, felice cammino d’una barchetta su un lago, dopo che egli stesso si fosse seduto su quella barchetta. Vedeva che non bastava star seduti in modo eguale, senza dondolarsi, bisognava ancora tener conto, senza dimenticare neppure un momento dove andare, che sotto i piedi c’era l’acqua e bisognava remare, e che alle braccia non abituate questo faceva male, che soltanto guardarlo era facile, ma che farlo, benché fosse molto gioioso, era molto difficile.”