Brain is wide, the brain is deep
Oh, are you sinking?
Feel the path of every day
Which road you taking?
Breathing hard, making hay
Yeah, this is living
Oggi visita alla bella mostra degli impressionisti a Palazzo Reale.

Forse sarà il sole primaverile che mi batte sulla testa mentre riposo steso per terra in salotto tra le piante di Mai, ma immagino strani punti di contatto tra il vecchio disco dei Pearl Jam che suona in sottofondo, i tramonti sul mare di Renoir e le riflessioni che sto leggendo di Terzani, malato, in India a meditare sulla “liberazione dall’illusione di essere una esistenza individuale, a sé stante, per prendere coscienza della propria unità col tutto. Individualità significa solo limitazione. Il punto importante è che l’onda non ha bisogno di diventare l’oceano, deve solo rendersi conto di essere l’oceano. Si è quel che si è. Non c’è da cambiare, c’è semplicemente da capire chi si è”.
See the waves on distant shores
Awaiting your arrival
Dream the dreams of other men
You will be no one’s rival

O magari invece è solo la tensione per Roma-Juve di stasera…
O forse più semplicemente la meravigliosa meringa col cioccolato fuso che ha chiuso la cena di ieri sera con Mai al Ristorante Stendhal. Cena “parca” a base di ravioli neri di branzino e pomodorini, tagliolini ai ricci, tagliata di manzo e branzino in crosta di patate… Ancora me li sogno.
