Lo so che non avrei dovuto, ma ho preso l’ultimo romanzo di Roth appena pubblicato dall’Einaudi.
“Il problema non consiste nell’o/o, nella scelta consapevole tra possibilità ugualmente difficili e incresciose: non è un o/o, ma un e/e/e/e e ancora e. La vita è composta di e: l’accidentale e l’immutabile, l’elusivo e l’afferrabile, il bizzarro e il prevedibile, l’attuale e il potenziale, tutte realtà che si moltiplicano, si aggrovigliano, si sovrappongono, entrano in collisione, si combinano tra di loro… più il moltiplicarsi delle illusioni!”