Eccomi qui di nuovo, trovo il wi-fi e aggiorno il sito mentre mi riposo in un bed&breakfast vicino alla spiaggia ad Apollo Bay.
L’Australia continua a stupirci ed è difficile sintetizzare in poche righe quello che abbiamo visto, quindi riporterò solo alcuni dettagli – magari insignificanti – che però magari aiuteranno a rendere l’idea.
– A Melbourne, nella doccia, c’era una vecchia clessidra di sabbia con la preghiera di usarla per tenere la durata della doccia sotto i quattro minuti.
– A Phillip Island nel parcheggio delle auto c’era un cartello che pregava di controllare, prima di avviare l’auto, che non ci fossero pinguini rifugiati sotto la macchina.
– Stamattina la proprietaria del bed&breakfast (dove eravamo gli unici ospiti) ci ha svegliati con il profumo dei pancakes che stava preparando per noi insieme a fragole, kiwi e arance appena tagliate, caffè caldo, succo di frutta appena spremuto, marmellate varie, panna fresca e una specie di gelato/sorbetto fatto da lei con banana e fragole.
– Ieri nello stesso bed&breakfast abbiamo fatto una riposante sauna che era la fine del mondo.
– Oggi mentre guidavamo in strada ci siamo fermati in spiagge chilometriche in cui c’eravamo solo Mai ed io.
– Tra una spiaggia e l’altra ci siamo fermati con l’auto perchè dietro una curva abbiamo trovato gli alberi pieni di koala che mangiavano foglie di eucalipto.
– Adesso vediamo l’oceano dal nuovo bed&breakfast dove ci si siamo fermati per dormire per un paio di notti.
– Guido ascoltando 104.3 “good times and great classic hits”, con rock anni ’80, ritornando a quando avevo 14 anni (bad medicine – di quando bon jovi non era pop – ancora mi esalta, lo ammetto)
– Ho avuto la pelle d’oca nel trovare i cigni neri (i black swans di Nassim Taleb, per chi coglie la citazione)
Per chi non c’è mai stato qui posso dire (citando Bill Bryson) che gli australiani hanno lo spirito caldo e semplice degli americani, ma sono educati, guidano a sinistra, bevono il tè e hanno le statue della regina come gli inglesi. Io inoltre aggiungo che hanno il sistema metrico decimale europeo e che questo me li fa amare ancora di più.
Finisco dicendo che la mia guida a sinistra va meglio del previsto (per ora), anche se ho una Toyota con cambio manuale e la cosa non è affatto semplice.
Adesso un po’ di foto per comprovare i punti di cui sopra.












