“Il Buddha dimora nel circuito di un calcolatore o negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un fiore. Pensare altrimenti equivale a sminuire il Buddha – il che equivale a sminuire se stessi.”
Lentamente e con gioia faccio nascere casa nuova, in un esercizio creativo che dopo troppi mesi passati davanti a un pc mi fa riscoprire la vecchia gioia infantile del sudore e della fatica!

Manca ancora il tappeto grande in salotto, gli scendiletto, gli asciugamani e altre tonnellate di altre cose inutili ma già appaiano le prime forme di una vera casa…

…per il resto, confuso come al solito, alla sera con la schiena un po’ rotta, mentre pulisco i fagiolini per la cena, inizio a rileggere Pirsig, dietro suggerimento di un buon amico, ascoltando i vecchi album di Don McLean e sentondo in sottofondo le rondini che si godono il cielo estivo fuori dalle finestre di casa.
“And moss grows fat on a rolling stone” intona a circa metà di American Pie, e sembra scritta per me.
Come al solito è solo un caso, ma l’unica cosa che importa è andare avanti senza farsi troppi problemi. In fondo sono cresciuto con lo spirito dei beatnik e ne vado fiero…