“Una parte considerevole del tormento dell’esistenza è il fatto che siamo continuamente incalzati dal Tempo, che non ci lascia mai prendere fiato e ci corre sempre dietro come un sorvegliante con la frusta” – Schopenhuaer.
Mentre macinavo chilometri (vedi sotto per tappe e foto) mi ha tenuto compagnia uno splendido libro di Jonathan Franzen il cui titolo da il nome al blog della settimana. Le vacanze sono andate bene. Tanti tanti chilometri e tanta pace mentale. Avevo senz’altro bisogno di viaggiare più che di arrivare da qualche parte. E così è stato.
The plan it wasn’t much of a plan.
I just started walking
I had enough of this old town
had nothing else to do
Vacanze dedicate alla peregrinazione, alle visite agli incontri. Tanti chilometri in macchina (1.491) e poi in treno. Un momento di pausa e di riflessione.
Piacevole ritorno in famiglia dopo lunghi mesi di trasferta.
Le tappe sono state le alpi svizzere sopra Lugano, la Toscana sotto la neve, il centro storico della mia Roma, Firenze piena di turisti, Bologna con il gelo e la nebbia fittissima, i fuochi d’artificio al Castello Sforzesco a Milano per capodanno. Il tutto accompagnato da tanto cibo che abbiamo trovato sulla nostra strada. Giornate di sole e di pensieri liberi, di tanti CD sparsi sui sedili della mia Mini, di tanta neve su alpi e appennini, di lunghe dormite di Mai mentre guidavo, di incontri familiari e di una Via Rava scoperta nelle sperdute vette svizzere.
Io continuo a riflettere su tutto ciò che è successo, e come al solito mi ci vorrà un po’ per “digerire” tutto. Voi godetevi intanto le tante immagini che ho raccolto e i sogni di questi giorni di pace e di quiete.
Adesso si ricomincia a lavorare, ma “nothing really ends…”
