Leggo l’”Impero Bonsai” con i reportage di Indro Montanelli dal GIappone del dopoguerra nel 1951-1952, chiacchiero con il vacanziero Peppe Focone del futuro e di quello che ci attende, cucino pastasciutte estive con pomodoro fresco e mozzarella.
Si sogna la libertà, l’indipendenza, e mentre si mangia sul mio terrazzo si dicono le solite fregnacce. Alla fine siamo felici così, è inutile negarlo. La nostra rivolta è mediterranea: pasta di gragnano, caprese, patè di olive, porchetta di ariccia, pane di terni e pizzette, carciofini, pecorino di fossa e finire con una ciotola di gianduiotti e dolci vari.
uesta è la nostra gioia e la nostra ritrovata pace e libertà…!