Un weekend interessante, in cui la “relazione immaginaria” assume sfumature quasi patologiche, e dai nostri contatti sembrano affiorare i turbamenti di un popolo intero. Ascolto, cerco di capire ed interpretare, conoscendo già l’inutilità di un tale sforzo.
Di sottofondo tengo “Sleeping with ghosts” dei Placebo che benissimo si adatta alla situazione. Intanto in questa onirica follia, tutto quello che mi sento raccontare sembra dominato dal tema del denaro, che viene perso, speso, temuto, anche preteso con ricatti (non a me, se è quello che pensate), che viene desiderato e odiato, che crea sogni e con la stessa forza li distrugge, come se potesse realmente colmare quel “vuoto di essere” che paradossalmente ormai riempie le nostre esistenze.
Non riesco a raccontare i dettagli che sarebbero forse troppo personali e che comunque non cambiano la sostanza di un “relazione immaginaria” che si allontana e si avvicina a ritmi alterni, ma che ormai mi sto convincendo, sempre solo un bellissimo sogno resterà.